FATTURA ELETTRONICA: NUOVO TRACCIATO XML

Il primo anno della fatturazione elettronica è stato molto positivo, con più di 3 milioni di partite Iva digitalizzate. Tuttavia, operatori e tecnici delle software house hanno evidenziato carenze importanti del formato XML, legate in particolar modo all’automazione dei processi di contabilizzazione delle fatture e alla gestione degli adempimenti dichiarativi.
Il nuovo tracciato XML della fattura elettronica, consiste in una modifica al formato standard, che semplificherà principalmente la predisposizione della dichiarazione Iva e  porterà anche ad ulteriori perfezionamenti, come l’estensione per gli sconti commerciali.
Dal 4 Maggio 2020 entreranno in vigore nuove regole tecniche in via sperimentale, che dovrebbero diventare obbligatorie entro il 30 settembre 2020.
Queste modifiche, renderanno necessario dei nuovi interventi da parte di molte software house, che dovranno adeguare i propri sistemi gestionali, già operativi per la fatturazione elettronica.
I nostri partner sono già al lavoro per questo.
Nuovo tracciato XML: quali sono gli obiettivi della modifica e nuove tipologie di documenti.

Le nuove regole tecniche mirano ad ampliare la tipologia delle operazioni e ad articolare meglio la loro natura. 
L’intervento, di adeguamento del tracciato XML, si ispira a raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Automatizzare la gestione delle fatture per la redazione della dichiarazione Iva;
  • Integrare i dati del tracciato;
  • Prevedere maggiori informazioni per fornire ai contribuenti una precompilazione Iva più attendibile;
  • Eliminare alcuni adempimenti e procedere alla loro sostituzione con nuove tipologie di operazioni che consentono di gestire, con l’invio diretto al Sistema di Interscambio, tutte le fatture ricevute dai soggetti non residenti nel territorio.

E' stato proposto l'inserimento di 6 nuove tipologie di documenti per:

  • l’individuazione delle operazioni a reverse charge;
  • le autofatture;
  • la gestione dei depositi Iva.

Sono previsiti due nuovi codici per le operazioni a reverse charge:

  • TD13 - integrazione fattura reverse charge intra UE;
  • TD14 - integrazione fattura reverse charge interno;

Sempre riguardo alle nuove tipologie di documenti sono contemplati tre codici che riguardano rispettivamente:

  • TD15: autofattura per operazioni di destinazione di beni e servizi al consumo personale o familiare dell’imprenditore;
  • TD17: autofattura di estrazione dal deposito Iva;
  • TD19: fattura riferita alla cessione di beni ammortizzabili oppure ai passaggi interni tra attività separate.

Attualmente tutti questi codici sono incorporati con un solo e unico codice TD01, che crea confusione, sia a chi gestisce la fattura che all’Agenzia delle Entrate.
La nuova versione del tracciato XML,ha anche l’obiettivo di risolvere alcune carenze, riscontrate durante la prima fase di attuazione della fattura elettronica, in particolare riguardo gli interventi su sconto e maggiorazione e sul bollo in fattura.

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